Collegato ad altre analoghe realtà e, in primo luogo, alla Associazione Amici di Cesare Brandi, l’Archivio funziona come centro informativo specializzato nel restauro dei Beni Culturali.
Al momento esso può contare sulla Biblioteca del prof. Giuseppe Basile, costituita da circa 930 volumi tra pubblicazioni specialistiche e didattiche nel campo, in italiano e anche in lingua straniera.
Di Claudio Gamba - Associazione Bianchi Bandinelli
Giuseppe Basile è venuto a mancare, dopo lunga malattia, il 30 luglio 2013. La scomparsa di Pippo (come semplicemente lo chiamavano tutti quelli che avevano qualche confidenza con lui) lascia un grande vuoto nel settore della conservazione del patrimonio artistico, nel mondo della cultura e nella società civile.
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dalla rivista Kermes n.90 - aprile/giugno 2013
Due articoli a ricordo di Giuseppe Basile di Giorgio Bonsanti e Gisella Capponi
E’ la prima volta che prendo la parola ad una cerimonia d’addio, per condividere il dolore della moglie, dei parenti prossimi, degli amici di lunga e recente data. E’ la prima volta e non perché le persone dalle quali ci congediamo non meritino quasi sempre elogi consapevoli e sinceri. Tuttavia, tutti noi siamo controversi, e luci ed ombre si alternano in modo confuso. Il motto ‘de mortuis nisi bene’ finisce con l’essere una forma di retorica. Allora, quasi sempre, il silenzio rispettoso mi sembra una forma più alta di commiato. Con Giuseppe Basile, un’anima nobile della civiltà italiana degli ultimi decenni, correrò il rischio della retorica. Per parafrasare Shakespeare sono venuto per seppellire Basile, ma anche per lodarlo.
ll 10 dicembre 2014 nella Sala Dante del'Istituto Nazionale per la Grafica di Roma a Palazzo Poli l'Associazione Bianchi Bandinelli, in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro e con l’Istituto Nazionale per la Grafica, ricorderà la storia umana e professionale di Giuseppe Basile.
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Vorrei ricordare Pippo rievocando un episodio emblematico del suo carattere, onestà e integrità professionale, un episodio che riassume e suggella tutta la sua carriera professionale “al servizio” dell’Istituto Centrale del restauro, che, di proposito, e in omaggio a Pippo, chiamo col nome con cui venne definito nel 1939 nell’anno della fondazione.
Da qualche giorno sapevamo che Pippo stava molto male e cresceva in tutti noi la preoccupazione per lui. E’ forse per questo che in Istituto negli ultimi giorni ci siamo trovati spesso a parlare di lui.
Una costante del nostro parlare era l’ammirazione verso il suo modo di affrontare il lavoro del restauro sempre con abnegazione, sacrificio e grande passione. Del restauro Pippo aveva in mano saldamente metodi, storia, personaggi, retroscena che si sono sempre intrecciati strettamente con la sua vita.
Abbiamo avuto la fortuna di condividere un percorso culturale, politico e umano - il Museo delle Migrazioni di Lampedusa - con un grande uomo del nostro tempo, Giuseppe Basile: una persona che possedeva le grandi doti dell'ascolto e della curiosità intellettuale. Queste attitudini erano la sua essenza più profonda ed egli ha saputo trasmetterle con semplicità ad un progetto fondato sul rispetto dell’alterità e delle molteplici voci del nostro presente.